Oltre ad essere l’apice del lavoro spirituale, è lo specchio della vita e delle relazioni umane all’interno della comunità. E’ la grande possibilità di pulizia e trasformazione, nel momento in cui tutti, in fratellanza e uguali nella Corrente, trascorrono dodici ore cantando e ballando, viaggiando interiormente sotto la guida degli inni e della mirazione del Daime.

“Adoriamo Dio, dedicandoGli tutte le lodi e, in quella notte, colma di allegria e amore, ci sentiamo parte del Tutto, siamo stimolati a trasformarci e diveniamo più disposti a comprendere i nostri difetti e quelli dei nostri fratelli. Alla fine, l’allegria, il Sole che sorge, l’abbraccio, la benedizione, la stretta di mano, molte questioni risolte, molte intuizioni liberatorie e un grande sentimento di pace.
La forza della corrente, degli inni e del Daime sono garanzia di un’esperienza sana e di aggregazione in senso psichico. Il viaggio spirituale e astrale non si può esprimere con le parole, ma genera un forte stimolo per la pratica della verità. Il ballo e il canto formano una sintesi unificatrice. Celebrazione della Vita a tutti i livelli. La vita della fratellanza è una costante liturgia: lavori spirituali, piantagioni, raccolti, feste, anniversari, riunioni, pasti…”.

Estratto dal saggio di Alex Polari, “Bases para uma teologia do Santo Daime”

traduzione dal sito http://www.santodaime.org