La valle del fiume Juruá fa parte della grande regione delle sorgenti fluviali del bacino amazzonico, riconosciuta come la più grande diversità biologica e culturale del pianeta. Si tratta di un’area estesa che parte dalle Ande e scende fino alla Bassa Amazzonia. Il fiume Juruá, affluente del Rio delle Amazzoni, nasce in Perù, è lungo circa 3.350 km ed è considerato uno dei fiumi più sinuosi del mondo.

La flora del bacino di Juruá è influenzata da altre flore, come quelle del Perù, dell’Ecuador e delle Guianas, oltre che da specie presenti in Messico e in altri Paesi dell’America centrale. Vi è anche l’influenza di specie originarie del cerrado e della foresta pluviale atlantica.

La flora del bacino di Juruá è influenzata da altre flore, come quelle del Perù, dell’Ecuador e delle Guianas, oltre che da specie presenti in Messico e in altri Paesi dell’America centrale. Vi è anche l’influenza di specie originarie del cerrado e della foresta pluviale atlantica.

In generale, la ricchezza biologica della regione registra non solo la presenza di specie rare o sconosciute di uccelli, insetti, anfibi e piante, ma anche la presenza di specie andine e subandine.

La ricchezza si traduce non solo nell’enorme varietà di flora, fauna e materiale genetico, ma anche nelle conoscenze tradizionali accumulate. Le diverse culture, formate dalle tribù indigene, dai coltivatori di caucciù e dagli abitanti delle rive dei fiumi, promuovono lo scambio di conoscenze e saperi, componendo un’identità culturale uniforme e, allo stesso tempo, differenziata.

Sono gli abitanti della foresta a mantenere la salute dei sistemi naturali, conservando e mantenendo l’equilibrio dinamico delle specie in natura, sono i custodi non retribuiti di un bioma di fondamentale importanza biologica ed economica.

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                                                       L’ICEFLU Italia da anni sotiene alcuni progetti socio economici nell’area della Vale Juruà.

La comunità del  Seringal Adélia che si trova nel comune di Ipixuna (AM), nella regione del Basso Juruá, nel sud-ovest dello Stato di Amazona vicino al confine con lo Stato dell’Acre, è attualmente abitata da una ventina di famiglie, 140 persone, legate da vincoli culturali ad altre quattro comunità della Valle di Juruá, per un totale di 350 persone. Il Villaggio Ecologico Céu do Juruá si trova nell’antico insediamento noto come Estorrões, una delle unità produttive del Seringal Adélia. La storia di questo luogo risale alle antiche piantagioni di caucciù, la cui produzione di lattice ha raggiunto il suo apice nel 1912, seguito da un declino nei decenni successivi e da una ripresa della produzione all’epoca della Seconda Guerra Mondiale (1939-1945). 
Allo stesso tempo la storia del Seringal è strettamente legata alla vita e all’opera di Padrinho Sebastiao Mota de Melo, qui infatti lavorò materialmente e spiritualmente per molti anni, incontrò e sposò Madrina Rita e sempre in questo luogo naquero i loro tre primi figli Valdete, Alfredo e Pedro ed ebbe inizio la saga della famiglia Mota.

Alla fine degli anni Cinquanta, la situazione nelle piantagioni di gomma era già molto precaria, con gli effetti dell’inflazione che ricadevano pesantemente sulle spalle dei lavoratori della gomma. Così, ripetendo quanto già osservato in passato, molte famiglie di caucciù dovettero cercare altre alternative per la sopravvivenza nella foresta, o migrare verso centri urbani come Rio Branco (AC) – all’epoca in rapida crescita – nella speranza di ottenere migliori mezzi di sussistenza. Questo ha portato alla dispersione delle famiglie che vivevano nelle piantagioni di gomma e alla conseguente smobilitazione delle loro attività produttive. Sebastiao Mota e la sua famiglia intrapresero il lungo viaggio che li avrebbe portati nell’Acre dove la famiglia di Madrina Rita si era stabilita. Risalirono così il fiume, tirando la canoa con le corde, per due mesi, fino a raggiungere la città di Cruzeiro do Sul. Da lì partirono per Rio Branco, dove si stabilirono per i successivi vent’anni, in una colonia di contadini, che aveva ospitato molti ex-tagliatori di gomma, nota come Colônia Cinco Mil.

L’area corrispondente all’insediamento di Estorrões rimase abbandonata per quarant’anni. Dopo il suo ritorno, a metà degli anni ’90, Alfredo Gregório de Melo iniziò a riunire parenti e aggregati sparsi lungo il fiume Juruá. Così è naque il Villaggio Ecologico Céu do Juruá.

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Comunità Ceu do Juruà
1313
33
22
1616
1414
1515
1010
1212
1111
66
88
77
55
99
44
1919
La Chiesa
1818
1717
2121
2020

La caccia non è consentita dall’associazione dei residenti, con l’intento di ripopolare la fauna che esisteva in passato, tranne in caso di mancanza di cibo o in occasione di una festa speciale. Tuttavia, la caccia all’alligatore è stimolata dalla sovrappopolazione di questa specie nei laghi, senza alcun predatore. Gli uomini pescano individualmente o in gruppo. Le donne aiutano nell’agricoltura, tessono e riparano le reti (malhadeiras) usate per catturare i pesci. Tradizionalmente, si utilizzava una rete tessuta con il filo della palma Tucum (Astrocaryum chambira).

Le figlie maggiori si occupano della casa e dei fratelli minori. La cucina è il luogo principale della casa, sempre molto pulita, decorata con poster e ritagli di giornale, con immagini di santi e pentole scintillanti appese alla parete della paxiúba. La quantità di pentole e utensili esposti indica un certo grado di prosperità. Ogni famiglia ha in media dai cinque agli otto figli e non è raro che ci siano figli adottivi e aggregati. Ogni casa ha il suo “porto”, fatto di tavole posizionate nell’igarapé, utilizzato per lavare vestiti e stoviglie, per fare il bagno e per bere acqua.

Le case, in generale, non hanno bagni e vengono utilizzate fosse e buche nel terreno. Tuttavia, quando si trovano parassiti, si inizia a pianificare i bagni. Le case sono costruite con il legno della regione, soprattutto caroba, murapiranga, jacareúba, maçaranduba e paxiúba (il cui tronco battuto viene spesso utilizzato per realizzare pavimenti e pareti). Ogni lunedì i residenti si riuniscono per un mutirão. Il lavoro è diretto al settore più bisognoso, e varia dalla pulizia dei campi, alla produzione di farina, alla costruzione di case, alla pulizia di sentieri e torrenti, alla costruzione di canoe.

Lo sviluppo dell’area negli ultimi vent’anni e la ripopolazione conseguente è il frutto di molti sforzi economici e sociali che l’Iceflu, sotto la guida del suo presidente Padrinho Alfredo Gregorio de Melo, ha profuso per il miglioramento della qualità di vita delle popolazioni che abitano l’area e per l’implementamento di un nuovo modello comunitario e sociale.

L’ICEFLU Italia da molti anni è attiva nel sostentamento economico dei progetti che si sono sviluppati nella comunità come la creazione della scuola, la costruzione delle case, il sostegno all’attività di agricoltura ed artigianato per la sostenibilità della comunità stessa. Attraverso la creazione di campagne di raccolte fondi mirate e raccolta di libere donazioni dei soci, siamo riusciti in questi anni anni a sostenere il progetto di Padrinho Alfredo ed aiutare concretamente le popolazioni che abitano l’area. Il nostro intento e continuare a supportare il progetto  incentrato sul rispetto e sulla conservazione della foresta, della natura stessa.

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causale PROGETTI SOCIALI JURUA

Fonte: Vera Fróes e Gabriel Domingues, dal libro “Linha do Tucum, artesanato da Amazônia”

https://www.santodaime.org/site/a-comunidade/vila-ceu-do-juru