L’ideale di comunità fu un ampliamento importante che Padrino Sebastião apportò alla dottrina di Mestre Irineu. Partendo dagli insegnamenti di Mestre Irineu, il Padrino giunse alla conclusione che essi sarebbero stati molto più completi se si fossero potuti riunire solidalmente al fine di promuovere il bene comune. Con questa logica, la vita comune diventa il grande laboratorio, il territorio tra il macro e il micro della vita sociale, che permette preziose esperienze per la costruzione di nuove cellule di vita spiritualizzata, in grado di dare al pianeta ossigeno spirituale per il prossimo millennio. La comunità é un invito ad una convivenza fatta di lavoro e armonia ed è sempre stata la meta di molti uomini santi e visionari. (estratto da “Guia da Floresta”, Alex Polari, pagg. 217/218).

Fu sull’impronta di questi uomini che, dopo aver eretto una Chiesa e riunito intorno a sé molti discepoli e seguaci, Padrino Sebastião creò, a metà degli anni ‘70, la comunità della Colônia Cinco Mil. Negli anni ‘80, adempiendo ai messaggi spirituali degli inni che riceveva a quell’epoca (Hinário da Nova Jerusalém), trasferì la comunità nel cuore della foresta amazzonica, nella località denominata Rio do Ouro. Due anni dopo, iniziò l’apertura della Vila Céu do Mapiá.

Comunità é pertanto una parola chiave per tutti i daimisti della linea di Sebastião Mota. La comunità rappresenta il più grande simbolo di unione, lo scenario in cui gli apprendimenti spirituali di tutti i suoi membri sono messi alla prova di giorno in giorno. Spiritualmente, ci consideriamo una Famiglia.

Il nostro obiettivo fondamentale, in quanto comunità cristiana, e malgrado tutte le imperfezioni che ancora abbiamo, è quello di sviluppare le basi di una nuova vita spirituale, una sintesi tra prassi laboriosa e contemplativa, un misto di orazione, controllo, amore, unione.

traduzione dal sito http://www.santodaime.org